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I nostri quaderni

racconti di un'impresa sana e naturale

Un giorno alla vigna


Ciao a tutti, ecco che mi rifaccio vivo dopo un po' di tempo. In realtà avrei voluto scrivervi ieri e raccontarvi dell'ultima messa in opera, però la gioia provata durante tutto il pomeriggio è stata così intensa da aver fiaccato tutte le mie forze e da avermi mandato ancora una volta presto a letto.

L'altro giorno, mentre col trattore raggiungevo i poderi di Terre Italiane, pensavo che in realtà avrei bisogno di qualcosa tipo un "traduttore istantaneo di pensieri", un meccanismo speciale che tutti i pensieri che attraversano la mia mente nei momenti di lavoro, li registrasse e salvasse in forma scritta così che di ritorno a casa non dovrei fare altro che ripescarli e spedirli. Lo so, la telepatia funzionerebbe molto meglio, ma in mancanza di meglio mi sa che bisogna accontentarsi dei giorni di pioggia come quello appena trascorso, dove trovo il tempo di fare ordine tra i miei pensieri.

Così, per darvi un'idea di quello che mi passa costantemente per la testa, scrivo un testo che vorrebbe contenere un discorso unitario e che invece è soltanto una collezione di pensieri tenuti insieme dalla gioia e soddisfazione provate ieri di fronte a tanta abbondanza d'uva e dal funzionamento perfetto dell'atomizzatore.Uno spettacolo che non avrei immaginato, non tanto quello dell'abbondanza di grappoli quanto la felicità espressa da papà e di riflesso espressa anche da me e Gianluca; sono stato io l'ultimo a lavorare in vigna e solo io sapevo di che entità fosse il risveglio della vigna: quando ieri papà si è reso conto dell'inaspettata rigogliosità, ha cominciato ad aggirarsi felice come un bambino tra un filare e l'altro estirpando erbe, accarezzando le foglie da poco dischiuse e cominciando a eliminare i tralci senza frutto. Noi l'abbiamo imitato contagiati dalla sua felicità incontenibile e davvero avrei voluto condividere con voi tutti ognuno di quei momenti. In realtà non so spiegarmi tanta abbondanza. A volte ho il dubbio di non aver mai posseduto una vigna "vera" e che sia normale per una vigna essere così attiva; del resto il mio compare, che coltiva un vigneto di settemila metri quadrati mi ha raccontato di aver prodotto l'anno scorso ben 350 quintali d'uva e che la gente considera normali per quel vigneto produzioni di 400 quintali d'uva. Papà però fa il confronto con la piccola vigna che coltiviamo nell'orto sotto casa e mi ha fatto notare che neppure sotto casa i grappoli sono abbondanti quanto nel vostro vigneto. Io sorrido e, ripetendo un detto divertente in voga da queste parti, gli ricordo che dopo tutto "'na v'rdà da muntàgne ijè quand 'na bucije da Puglie" (Una verità della collina vale quanto una bugia della Puglia).



Per quanto riguarda l'insetticida da usare per cocciniglie e tignolette della vigna, ho invece preso delle trappole di monitoraggio, che indicano quando è il momento giusto di trattare; al momento giusto piazzeremo le più biologiche trappole ai feromoni. Per l'oliveto invece l'insetticida è escluso a priori (anche se in realtà ho sentito parlare di un insetticida biologico di cui sto cercando maggiori informazioni) e più in là vedremo se combattere la mosca olearia con trappole ai feromoni o con quelle che è possibile realizzare in modo artigianale. Intanto ho compilato una lista che riporta tutti gli organismi di controllo e di certificazione biologica operanti in Puglia e in provincia di Foggia. Lunedì comincerò a contattarli per capire quali servizi offrano e a che prezzo in modo da poter eseguire le opportune comparazioni. Forse in questi casi penso troppo o forse pretendo troppo, però ieri notavo con soddisfazione che le bottiglie dei prodotti usati per il trattamento non riportavano le classiche indicazioni di nocività e tossicità e questo mi pare una cosa buona per gli alberi e l'ambiente. Però, chi mi garantisce che in fabbrica, nella preparazione di questi prodotti non vengano tenuti comportamenti che possano inquinare e nuocere all'ambiente? Per dirci davvero attenti alle esigenze biologiche bisogna accertarsi che le aziende che li producono non siano incorse in violazioni di norme che tutelano l'ambiente. Dovrei parlarti ancora della simbologia dell'albero e delle considerazioni conclusive sulla potatura ma immagino che a quest'ora proseguendo su questa linea metterei in seria discussione la qualifica di amministratore, per cui chiedo licenza e auguro buona notte e buona domenica a tutti.

Poi è arrivato il momento di usare per la prima volta l'atomizzatore e ancora grosse soddisfazioni. A dire il vero ne avevamo sentito sempre parlare ma a dimostrazioni sul campo non avevamo mai assistito da vicino. Appena azionato ha scatenato un turbine tra foglie e rami, una tempesta benefica di goccioline disperse nella corrente d'aria... insomma un vero spettacolo da vedersi. Peccato non aver calcolato che il vento, anche se leggerissimo, era in grado di spostare la nube di goccioline anche sul mio capo, proprio come la nuvoletta di Fantozzi: per fortuna avevamo un impermeabile che in qualche modo mi ha riparato dalla doccia a base di rame e zolfo. A proposito di prodotti e di trattamenti: l'invito al biologico ha già dato altri frutti. I prodotti a base di rame, zolfo, zinco e boro somministrati a vigna e olivi sono tutti rigorosamente ammessi in agricoltura biologica.

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